Nel cuore pulsante dell'interazione tra arte e tecnologia, Re:Humanism si posiziona come un progetto pionieristico, esplorando l'impatto dell'intelligenza artificiale (IA) nel mondo dell'arte contemporanea. Fondato nel 2018, questo premio biennale non si limita a celebrare il potenziale creativo delle nuove tecnologie, ma si impegna anche in una riflessione profonda su questioni etiche, sociali e culturali che esse sollevano.
Abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Daniela Cotimbo, storica dell'arte e curatrice, che ci ha accompagnato attraverso la genesi, l'evoluzione e il futuro di Re:Humanism. Di seguito riportiamo l'intervista integrale, in cui Daniela condivide la visione, i momenti salienti delle passate edizioni e le sfide che attendono il prossimo capitolo di questa iniziativa unica.
Re:humanism è nato nel 2018 dall’incontro tra me - che sono una storica dell’arte e curatrice - e Alfredo Adamo, oggi CEO di Frontiere, con l’intento di offrire spunti di riflessione sul tema dell’avanzamento tecnoscientifico, con particolare riferimento all’intelligenza artificiale. La prima edizione del premio è stata un successo, con grande partecipazione di artistз e pubblico, e con riflessioni di rilievo. Questo ci ha spinti ad andare avanti, traducendo il premio in un appuntamento biennale e dando vita ad un’associazione culturale. Oggi Re:humanism cerca di portare avanti i suoi temi anche nell’intermezzo tra un’edizione e l’altra del premio, mediante attività come mostre, spettacoli, dibattiti, workshop e la produzione di pubblicazioni.
Faccio sempre fatica a estrapolare dei progetti da un complesso in cui ogni opera è stata scelta e ha valorizzato gli scopi dell’iniziativa quindi risponderò a questa domanda citando giusto dei progetti che si sono contraddistinti perché sono stati il seme per creare nuovi sguardi e collaborazioni.
Nella prima edizione, mi viene in mente Adversarial feelings di Lorem, un progetto che già nel 2018-2019 sperimentava con le reti neurali generative al fine di testare la compresenza di stati emozionali anche lontani tra loro sotto forma di flussi audiovisivi. Era il primo progetto di Lorem, oggi artista affermato di fama internazionale, con le AI e - a partire da quello scambio - sono nate ulteriori collaborazioni che porteranno ad esempio alla realizzazione di una pubblicazione comune con la sua casa editrice Krisis Publishing.
La seconda edizione è stata molto particolare, nata nell’immediato periodo post-pandemico e dunque molto legata ai temi del nostro rapporto con la natura e le altre specie viventi. Molti sono stati i progetti interessanti su questo tema ma sempre per lo stesso principio di prima cito Epitaphs for the Human Artist di Numero Cromatico. Un progetto realizzato da un centro di ricerca multidisciplinare nell’ambito della neuroestetica con cui molte volte ci siamo trovati a condividere momenti di ricerca critica e teorica sul rapporto tra AI e percezione estetica. Il loro progetto consisteva in una installazione e in una pubblicazione che raccoglieva le poesie generate tramite una rete neurale addestrata alla generazione di epitaffi, vere e proprie forme poetiche. Il risultato veniva presentato in associazione con uno studio sui colori primari, associando il potere evocativo di quelle forme poetiche “aliene” con quello dei colori con i quali le parole erano evidenziate.
Infine per la terza edizione citerei Ai Love, Ghosts and Uncanny Valleys <3 . I Broke up with my Ai and will never download them again, un progetto di Mara Oscar Cassiani, che rifletteva in modo eloquente sulle relazioni tossiche che si generano sul web grazie all’intermediazione di piattaforme social, chatbot affettivi e alla possibilità di creare avatar personalizzati con i quali intraprendere una relazione. Mara ha presentato questo progetto in maniera molto originale, con un’installazione partecipativa in cui ci si poteva sedere su un prato finto e abbracciare i cuscini che ritraevano gli avatar sessualizzatз e poi dismessз o dimenticatз una volta che l’utente ne aveva perso interesse. Dietro il gioco e la provocazione si celava una ricerca molto seria che l’ha portata a sviluppare una piattaforma open source dove condivide risorse utili per difendersi dagli abusi su web e piattaforme.
Questi sono solo tre dei tantissimi progetti che nel corso del premio e non solo hanno arricchito la nostra esperienza. Alcuni sono visibili all’interno della collezione che Frontiere ospita nella sua sede a Roma.
Rispetto agli anni passati, questa edizione di Re:humanism sarà un po’ più specifica nell’andare ad indagare alcune delle problematiche che ruotano intorno ai nuovi modelli di intelligenza artificiale, i cosiddetti LLM. Lз artistз saranno invitatз ad interrogarsi sul loro potenziale creativo, su come è possibile un utilizzo dell’AI in chiave femminista e decoloniale e che sappia guardare al tema della sostenibilità.
Una bella sfida che secondo noi viene di pari passo con la diffusione di nuovi mezzi che permettono a tuttз di testare potenzialità e pericoli di questa tecnologia. Il processo di selezione sarà sempre il medesimo: una giuria mista composta da esperti di arte contemporanea, media art e tecnologie avanzate che attribuiranno dei punteggi di valutazione che riguardano la qualità della proposta, la solidità del progetto e dell’artista, l’originalità e la sensibilità del tema.
Ci saranno anche delle novità sui premi che non possiamo ancora annunciare. Possiamo però già dire che la mostra sarà ospitata dalla Fondazione Pastificio Cerere e si terrà nel mese di giugno 2025.
Le sfide le vedo un po’ per tuttз, l’arte semmai la vedo come una possibilità per affrontarle! Sono molto dura sul discorso che appassiona tantз, ossia l’interferenza tra artista autorз e intelligenza artificiale creatrice.
Sicuramente l’AI sta cambiando i modi di pensare e produrre opere d’arte e questo - come sempre quando una tecnologia nuova salta fuori - è un bene e un male. In questo caso possiamo parlare di benefici, in quanto l’AI estende le potenzialità espressive anche a chi magari non è propriamente a suo agio con un mezzo visivo e digitale.
D’altro canto spesso ci si dimentica che dietro la magia del prompt si cela un processo di apprendimento e poi di generazione che funziona secondo dinamiche autonome, sicuramente ricorsive e che spesso presentano bias, errori e altre forme disfunzionali. Non accontentarsi dei risultati, e saperli osservare criticamente è sicuramente alla base di un corretto utilizzo dell’AI in campo artistico, e questo è l’invito che facciamo a tuttз lз artistз.
Altra cosa importante, proprio la riflessione sull’AI mi ha insegnato che il futuro che più mi interessa non è quello che posso prevedere ma quello che posso costruire.
Siamo in un epoca abbastanza oscura, in cui la disinformazione e le echo chambers stanno portando ad una polarizzazione e radicalizzazione delle opinioni sempre più evidente.
Tutto questo fonda le sue radici su un passato ingombrante di discriminazioni, che per anni hanno investito le tecnologie. Il progresso tecnoscientifico non è neutrale, è fatto di persone che progettano e che spesso lo fanno da un punto di vista asimmetrico in termini di prospettive e obiettivi.
Nonostante alcune questioni relative all’AI non siano nuove, ancora oggi essa ci presenta problemi di discriminazione nei confronti di donne, persone non conformi, di etnie e provenienze sociali differenti - che diventano ancora più pericolose nella misura in cui non siamo in grado di ricostruirne più i pregressi.
Le nuove interfacce avanzate dei LLM ci permettono - con il linguaggio naturale - di ottenere contenuti di diversa forma, sempre più sofisticati e tra l’altro sempre più realistici.
Il problema sarà quando questi strumenti verranno integrati a pieno titolo nei motori di ricerca, andando ad escludere totalmente risultati non ricorrenti ma in grado di garantire la diversità culturale.
Sappiamo inoltre che tutte le big tech che si erano ripromesse di rispettare gli obiettivi della sostenibilità in relazione al dispendio energetico, di risorse e alle emissioni di CO2, non stanno riuscendo a perseguire tale scopo proprio a causa dell’intelligenza artificiale.
Urge quindi chiederci come progettare tecnologie che non mettano a repentaglio ulteriormente la salute e il benessere del nostro pianeta e che anzi offrano soluzioni utili a contrastare gli effetti dei danni già arrecati.
Come può aiutarci l’arte? Lз artistз non hanno mai smesso di interrogarsi su questi temi, anche se oggi si chiede loro una maggiore attenzione al contesto che lз circonda. Le tecnologie avanzate rappresentano vere e proprie forme di linguaggio alla base della nostra esperienza, e così anche i grandi temi come il tempo, lo spazio, l’intimità, le relazioni, la memoria, sono mutati in funzione di queste scoperte. Lз artistз possono amplificare questo sguardo perché hanno la capacità di andare al cuore delle questioni e rovesciare le prospettive, e spesso sono anche dellз ottimз inventorз.
Re:Humanism non è solo un premio, ma una piattaforma per interrogarsi sulle potenzialità e i limiti dell'intelligenza artificiale, attraverso la lente critica dell'arte contemporanea. Le sfide affrontate dallз artistз non riguardano solo la sperimentazione creativa, ma anche la necessità di costruire un futuro tecnologico più inclusivo, sostenibile e consapevole.
Per scoprire di più su Re:Humanism e sull'edizione 2025, seguite il nostro blog e i canali ufficiali del progetto. Restate connessi per esplorare come l'arte e la tecnologia possano unire le forze per ridefinire la nostra percezione del mondo.
Negli ultimi anni, l'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è diventata una pietra miliare nella strategia di marketing di ogni azienda online. Creare contenuti che siano non solo interessanti ma anche ottimizzati per la SEO può essere una sfida. Tuttavia, con l'avvento dell'intelligenza artificiale e strumenti come Chat GPT, ora è possibile scrivere articoli che soddisfino entrambi questi criteri con maggiore facilità.
La SEO è un concetto che esiste da quando i motori di ricerca hanno iniziato ad essere il principale punto di accesso a Internet. Inizialmente, l'ottimizzazione consisteva nel ripetere le stesse parole chiave più volte all'interno di un testo. Tuttavia, con l'evolversi degli algoritmi di ricerca, le tecniche SEO si sono evolute verso la creazione di contenuti pertinenti, di valore e ben strutturati.
L'utilizzo di Chat GPT per la creazione di contenuti presenta numerosi vantaggi, tra cui:
Prima di iniziare, definisci l'obiettivo del tuo articolo. Questo può includere la sensibilizzazione su un argomento, la generazione di lead o la vendita di un prodotto.
Utilizza strumenti come Google Keyword Planner o SEMrush per trovare le parole chiave pertinenti al tuo argomento.
Decidi la struttura del tuo articolo. Una struttura comune include:
Inserisci le parole chiave e la struttura nel prompt di Chat GPT e lascia che generi una bozza per il tuo articolo.
Rivedi e modifica l'articolo generato per assicurarti che rispetti le linee guida della SEO e sia pertinente al tuo pubblico.
Supponiamo che tu voglia scrivere un articolo riguardante "Le migliori strategie di marketing digitale per le piccole imprese". Di seguito, un esempio di prompt che potresti utilizzare per generare una prima bozza con Chat GPT:
Genera una bozza di articolo intitolata "Le migliori strategie di marketing digitale per le piccole imprese". L'articolo dovrebbe essere lungo almeno 1000 parole e avere una struttura chiara con: un'introduzione che sottolinea l'importanza del marketing digitale per le piccole imprese (utilizzare H1 per il titolo dell'articolo).
Sezioni che discutono diverse strategie quali SEO, social media marketing, email marketing e content marketing (utilizzare H2 per i titoli delle sezioni).
Include esempi concreti, suggerimenti pratici e conclude con un riepilogo dei punti chiave.
Assicurati di utilizzare parole chiave come "strategie di marketing digitale", "piccole imprese", "SEO", "social media marketing" e "content marketing" per ottimizzare l'articolo per la SEO.
Inoltre, crea un meta title che sia accattivante e contenente le parole chiave principali, assicurandoti che non superi i 60 caratteri. Crea anche una meta description che riassuma efficacemente il contenuto dell'articolo e incoraggi la lettura, con una lunghezza massima di 120 caratteri.
La creazione di contenuti ottimizzati per la SEO è fondamentale per migliorare la visibilità online del tuo blog aziendale. Con l'aiuto di Chat GPT e strumenti SEO complementari, è possibile produrre articoli che non solo attraggano l'attenzione dei lettori ma siano anche graditi ai motori di ricerca. Integrando la ricerca di parole chiave, la scrittura assistita dall'IA e le buone pratiche SEO, il tuo contenuto può raggiungere e superare i tuoi obiettivi online.
Nell'era moderna, l'intelligenza artificiale (IA) ha superato il confine dei laboratori di ricerca e dei romanzi di fantascienza, diventando una realtà sempre più radicata nella nostra vita quotidiana e professionale. Con questa rapida evoluzione emergono sfide significative e interrogativi cruciali: come possono gli esseri umani interagire efficacemente con queste tecnologie avanzate? Una delle sfide più rilevanti è rappresentata dall'effetto "hallucination", un fenomeno dove sistemi di IA, come generatori di testo o reti neurali, possono generare risposte o dati inesatti o logicamente incoerenti, basandosi su pattern appresi durante l'addestramento che possono portare a conclusioni errate o inverosimili. Questo sottolinea l'importanza di un approccio di "human in the loop", dove l'intervento umano diventa cruciale per guidare, correggere e migliorare le decisioni prese dalle macchine.
Questo articolo esplora il delicato equilibrio che si deve trovare, tra le capacità umane e l'automazione intelligente, evidenziando come l'Explainable AI (IA spiegabile) stia diventando un elemento chiave per una sinergia ottimale tra uomo e macchina. Dal migliorare la trasparenza delle decisioni automatizzate alla facilitazione di una supervisione umana più efficace, l'Explainable AI si propone come un componente essenziale per navigare le complessità e le sfide di un ambiente sempre più guidato dall'IA, come quello dell'effetto hallucination.
Partiamo da questo concetto.
L'effetto "hallucination" nell'intelligenza artificiale (IA) è un po' come quando il tuo amico racconta una storia, mescolando fatti reali con elementi di fantasia, finendo per creare qualcosa di completamente nuovo e spesso poco sensato. Nell'IA, specialmente in quei sistemi che generano testo o immagini, questo effetto si verifica quando la macchina produce qualcosa che non si basa su dati reali o logici, ma piuttosto su una sorta di "fantasia digitale" creata dalla propria rete di apprendimento.
Immagina un modello di IA addestrato a scrivere storie. Se gli chiedi di scrivere una storia su un viaggio nello spazio, potrebbe generare una trama che include elementi inverosimili, come un astronauta che va in un bar su Marte. L'astronauta e Marte sono elementi reali, ma l'idea di un bar marziano è pura fantasia. Questo è un tipico esempio di effetto hallucination: il modello mescola fatti reali con elementi immaginari.
Un caso reale si è verificato con alcuni sistemi di IA utilizzati per generare descrizioni di prodotti per siti di e-commerce. In alcuni casi, questi sistemi hanno creato descrizioni che includevano caratteristiche o funzioni che il prodotto non possedeva, semplicemente perché il modello aveva "imparato" da un'ampia varietà di descrizioni di prodotti, creando una miscela di verità e finzione.
Un altro esempio si può trovare nei traduttori automatici: a volte, quando traducono frasi complesse o idiomatiche da una lingua all'altra, possono produrre risultati che sono una sorta di "invenzione", perché cercano di collegare le parole in modi che hanno senso secondo ciò che hanno "imparato", ma che in realtà non sono corretti.
Nel campo dell'intelligenza artificiale, il termine "human in the loop" descrive un modello operativo in cui le decisioni e le azioni dell'IA sono supervisionate e, se necessario, modificate o validate da esseri umani. Questo concetto si distingue da un approccio completamente automatizzato, evidenziando l'importanza dell'intervento umano nei processi decisionali basati sull'IA. Ma perché è così cruciale mantenere l'elemento umano coinvolto? La risposta risiede in una serie di vantaggi e considerazioni che trascendono la semplice efficienza operativa:
Tuttavia, integrare l'elemento umano in sistemi basati sull'IA presenta anche delle sfide. La più evidente è il potenziale rallentamento dei processi decisionali: la necessità di intervento umano può ridurre la velocità e l'efficienza che l'automazione promette. Inoltre, vi è il rischio di errore umano e la necessità di formazione continua per gli operatori che interagiscono con sistemi IA sempre più complessi.
La questione fondamentale diventa, quindi, come bilanciare efficacemente i vantaggi dell'intelligenza artificiale con la necessità e il valore dell'intervento umano. Questo equilibrio richiede un'attenta considerazione delle sfide che emergono dall'integrazione dell'elemento umano nei sistemi IA:
Queste sfide sottolineano l'importanza di sviluppare approcci che massimizzino i benefici dell'IA mantenendo un ruolo significativo e gestibile per l'intervento umano.
È qui che l'Explainable ai gioca un ruolo cruciale, offrendo la possibilità di rendere i processi decisionali delle macchine non solo efficaci ma anche trasparenti e comprensibili, facilitando così una supervisione umana più informata ed efficiente.
L'Explainable AI (IA spiegabile) rappresenta una svolta nella maniera in cui interagiamo e comprendiamo le decisioni prese dai sistemi di intelligenza artificiale.
Mentre la IA tradizionale spesso funziona come una "scatola nera", fornendo risultati senza spiegare il processo che li ha generati, l'Explainable AI mira a rendere questi processi trasparenti e comprensibili per gli esseri umani.
Questo approccio non solo aumenta la fiducia e l'accettazione dei sistemi IA, ma fornisce anche agli operatori umani gli strumenti necessari per una supervisione e un intervento efficaci. Esaminiamo i vari aspetti in cui l'Explainable AI aggiunge valore all'integrazione uomo-macchina:
Tuttavia, implementare l'Explainable AI presenta delle sfide. La complessità dei modelli di IA può rendere difficile la creazione di spiegazioni comprensibili, specialmente per utenti non esperti.
Inoltre, il bilanciamento tra spiegabilità e performance del modello è un aspetto critico: a volte, i modelli più spiegabili possono essere meno accurati di quelli più complessi e meno trasparenti.
Nonostante queste sfide, l'Explainable AI si sta affermando come un componente essenziale per l'efficace integrazione dell'intelligenza artificiale nella società.
Fornisce un ponte fondamentale tra la capacità computazionale delle macchine e il giudizio e la supervisione umani, creando un ambiente in cui la tecnologia non solo assiste, ma anche arricchisce la decisione umana.
L'implementazione dei sistemi di IA non è esente da sfide etiche e sociali significative. Mentre emergono questioni complesse legate ai pregiudizi, all'equità, alla privacy e alle implicazioni sociali, questi approcci mirano a migliorare la trasparenza e la comprensione delle decisioni IA.
Vediamo come:
Queste sfide richiedono un approccio olistico e multidisciplinare.
È essenziale coinvolgere esperti di etica, legislatori, sociologi e rappresentanti della comunità nella progettazione e implementazione dei sistemi di IA. Solo attraverso una collaborazione ampia e inclusiva possiamo garantire che l'Explainable AI e Human in the Loop siano sviluppati in modo responsabile, etico e benefico per l'intera società.
Esploriamo adesso quattro esempi concreti che illustrano come l'integrazione di human in the loop e Explainable AI può essere applicata in vari settori, offrendo miglioramenti significativi sia in termini di efficacia che di sicurezza e qualità delle decisioni.
Ognuno di questi esempi mostra come l'integrazione di human in the loop e Explainable AI possa arricchire i processi decisionali, offrendo un equilibrio tra la precisione e la velocità dei sistemi automatizzati e la comprensione, l'etica e la flessibilità del giudizio umano.
In conclusione, l'interazione tra l'intelligenza artificiale e l'intervento umano, arricchita dall'Explainable AI, segna una direzione fondamentale per il progresso tecnologico e sociale. L'importanza di mantenere un "human in the loop" è chiaramente dimostrata in vari ambiti, dalla medicina all'educazione. Questa integrazione migliora la sicurezza, l'efficacia e l'etica delle applicazioni IA, garantendo decisioni comprensibili e allineate ai valori umani. Ecco alcuni punti chiave da ricordare:
Guardando al futuro, è fondamentale che tutti gli attori coinvolti, dagli sviluppatori ai policy maker, lavorino insieme per affinare queste tecnologie. Creare sistemi in cui l'IA non solo esegue compiti, ma collabora con gli esseri umani, migliora le capacità umane e contribuisce a decisioni più informate ed equilibrate.
Questo approccio non solo massimizza i benefici dell'IA, ma assicura anche che il progresso tecnologico avanzi in modo responsabile e in linea con le necessità e i valori della società.