Il tema della mobilità svolge un ruolo cruciale per uno sviluppo sostenibile delle città del futuro e, più in generale, per un utilizzo più efficiente delle risorse. Giorno dopo giorno, milioni di cittadini si spostano per motivi lavorativi, ricreativi, viaggi o semplici attività quotidiane. Pertanto, il futuro della mobilità non riguarda soltanto lo spostamento da un punto A a un punto B, ma incide direttamente sulla vita quotidiana di chi abita e anima queste città.

Recentemente, fenomeni come il car sharing, il car pooling e i servizi di trasporto peer-to-peer stanno guadagnando terreno, soprattutto tra le generazioni più giovani. Nella fascia di età compresa tra i 18 e i 40 anni, si osserva una diminuzione dell'uso di veicoli di proprietà a favore di sistemi incentrati sulla condivisione della mobilità, sfruttando app e nuove tecnologie.

In questo periodo di rapido cambiamento, la Smart Mobility si sta configurando come una rivoluzione sociale e tecnologica sempre più attuale e necessaria. Non si limita a semplificare gli spostamenti di persone e merci, ma si propone come un catalizzatore per la trasformazione degli spazi urbani in ambienti sostenibili. Questo articolo esplorerà in che modo l'intersezione tra tecnologia e mobilità possa contribuire a ridurre l'impatto ambientale e a migliorare la qualità della vita di tutti noi.

Internet of Things: Raccolta e analisi dei dati per la Smart Mobility

Nell'era digitale che stiamo vivendo, l'Internet of Things (IoT) emerge come condizione di possibilità di tante innovazioni che stanno rivoluzionando gli ambiti più disparati, compresa quello della Mobilità. La connettività dei dispositivi IoT consente una sinergia senza precedenti tra veicoli, infrastrutture e utenti: sensori intelligenti integrati nelle strade possono monitorare il traffico in tempo reale, inviando dati preziosi per ottimizzarne la gestione. Le auto connesse possono comunicare tra loro, evitando collisioni e ottimizzando i percorsi per ridurre i tempi di percorrenza. Questa sinergia si estende anche ai servizi legati al Trasporto Condiviso: i dispositivi IoT consentono ad esempio la prenotazione e la localizzazione senza sforzo dei veicoli condivisi. L'accoppiata IoT & Smart Mobility oltre a rendere i trasporti più efficienti, si pone come presupposto per nuovi servizi che tendono a un'esperienza di mobilità personalizzata.

La Rivoluzione dei Veicoli Elettrici

Un altro pilastro della mobilità sostenibile del futuro è la transizione verso veicoli elettrici. La tecnologia delle batterie ha compiuto passi da gigante, rendendo i veicoli elettrici sempre più accessibili e pratici. Con zero emissioni locali, questi veicoli non solo riducono l'impatto ambientale, ma sono sempre più all'avanguardia anche in termini di prestazioni. L'adozione diffusa di infrastrutture di ricarica veloci e accessibili è fondamentale per garantire il successo di questa rivoluzione. Tanto ancora c'è da fare in questo ambito, soprattutto per quanto riguarda il tema della produzione e dello smaltimento delle batterie, ma è innegabile che è stata ormai intrapresa una strada da cui sarà difficile tornare indietro.

La Nuova Era del Car Sharing e Bike Sharing

La condivisione del trasporto è un altro settore che ha beneficiato enormemente delle nuove tecnologie. Piattaforme di car sharing e bike sharing permettono un utilizzo più efficiente dei veicoli, riducendo il numero complessivo di automobili in circolazione e diminuendo la pressione sulle risorse disponibili. Applicazioni user-friendly rendono la prenotazione e l'utilizzo di questi servizi un gioco da ragazzi, promuovendo uno stile di vita più sostenibile e sano.

Guida Autonoma: Sicurezza e Efficienza al Servizio della Mobilità Sostenibile

Anche l'avvento della guida autonoma sta rivoluzionando la mobilità. Veicoli in grado di muoversi autonomamente, magari "dialogando tra loro in tempo reale", promettono di ridurre gli incidenti stradali e ottimizzare i flussi di traffico. Con una maggiore efficienza nel consumo di carburante e tempi di percorrenza più prevedibili, la guida autonoma si presenta come un alleato prezioso nella lotta per una mobilità più sostenibile.

Smart Mobility: a cosa serve concretamente?

La tecnologia delle piattaforme di Smart Mobility negli ultimi anni si è evoluta notevolmente: da quelle di car sharing, alle piattaforme di ride sharing, dalle piattaforme di bike sharing fino a quelle per la gestione delle flotte aziendali. Ma a cosa possono servire praticamente?

1. Per gestire il trasporto di persone o merci, ad esempio per pianificare il percorso ottimale e ottenere informazioni sulla posizione dei veicoli;

2. Per monitorare i veicoli, raccogliere dati sulla loro posizione, ma anche velocità o consumo di carburante;

3. Per gestire il parco auto, ad esempio per assegnare i veicoli ai dipendenti e tracciare le loro prestazioni;

4. Per fornire informazioni ai viaggiatori sugli orari dei mezzi di trasporto o sulla disponibilità di posti a sedere.

Smart Mobility e Smart City

Per quanto sia determinante, l'aspetto tecnologico non è il solo a influenzare la mobilità del futuro: anche le nostre città dovranno essere in grado di accogliere e favorire il cambiamento.

Una Smart City non è solo digitale e interconnessa, ma deve anche offrire soluzioni di mobilità personalizzate in base alle esigenze dei cittadini. Questo impatta anche sulle infrastrutture per la micromobilità, come piste ciclabili e marciapiedi pedonali, che dovranno essere sempre più integrate tra loro.

Le città del futuro sono chiamate a essere sostenibili: l'integrazione di infrastrutture intelligenti, come semafori sincronizzati, sensori di traffico e reti di comunicazione veicolare, consentirà una gestione più efficiente dei flussi di veicoli e pedoni. Questo ridurrà i tempi di percorrenza e le situazioni di pericolo, ma contribuirà anche a una riduzione complessiva delle emissioni. Le nuove tecnologie stanno plasmando un futuro in cui la mobilità urbana non è solo efficiente, ma anche rispettosa dell'ambiente. Dalle strade alle infrastrutture, dalle vetture alla condivisione del trasporto, l'innovazione tecnologica offre soluzioni chiave per affrontare le sfide ambientali e costruire città più verdi e vivibili.

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Nel 2022 il mercato della Connected Car & Mobility ha raggiunto, in Italia, un valore di 2,5 miliardi di euro, +16% rispetto al 2021, secondo una ricerca dell'Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano

UN PO’ DI NUMERI



ADAS IN EUROPA

La domanda di ADAS in Europa è stata stimolata  dalle disposizioni di legge europee, che hanno reso obbligatori questi dispositivi nei nuovi veicoli a partire dal 2022. Le auto connesse sono ad oggi un canale per servizi innovativi e funzionalità sbloccabili a pagamento, come l'estensione della durata della batteria di un'auto elettrica.

Le auto connesse offrono numerosi benefici, come il monitoraggio delle flotte, la guida responsabile e la manutenzione programmata. I progetti di Smart Road, come quello dell'ANAS, migliorano l'efficienza delle strade, dall'elettrificazione alla guida assistita.

BLACK BOX

Le black box, o telematics boxes, sono dispositivi che registrano dati sulla guida e incidenti, facilitando il recupero e fornendo informazioni sullo stile di guida. Le compagnie assicurative le utilizzano per calcolare premi più precisi, basati sulle informazioni riguardanti la sicurezza del veicolo.

Le soluzioni più diffuse sono oggi i box Gps/Gprs per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative (10 milioni, +4% rispetto al 2021), ma la crescita è guidata principalmente da auto nativamente connesse tramite sim (4,3 milioni, +21%). Sono inoltre sempre di più le aziende in grado di raccogliere grandi quantità di dati dai veicoli: i servizi in quest’ambito raggiungono quota 480 milioni di euro, +20% rispetto al 2021.

CONCLUSIONI

In conclusione, l'evoluzione della mobilità connessa e l'utilizzo delle black box stanno trasformando il mercato assicurativo. Grazie ai dati raccolti e alle tecnologie avanzate, le compagnie assicurative possono offrire polizze personalizzate e premi più precisi basati sullo stile di guida e sulla sicurezza del veicolo. Le auto connesse non solo migliorano la sicurezza stradale, ma anche la gestione delle flotte e la manutenzione programmata. Con soluzioni innovative come quelle offerte da Frontiere, la mobilità connessa apre nuove opportunità per assicuratori, consumatori e gestori delle flotte, ridefinendo il futuro della mobilità.

Frontiere offre soluzioni per la mobilità connessa, incluso il servizio Pay Per Mile, che analizza i dati dei tragitti e genera polizze personalizzate.

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Un progetto che mette in luce il nuovo concetto di sharing mobility del mare che, grazie a un’App dedicata, consente di noleggiare rapidamente il proprio gommone, guidandolo in sicurezza e libertà.

Quando pensiamo alla Sharing Mobility ci viene naturale pensare a un’auto, a uno scooter, a una bici, a un furgone a un monopattino. Non sarebbe bello poter godere di una soluzione smart e veloce anche per il noleggio di un gommone? 

Esiste un modo per fruire della sharing mobility anche in vacanza e si chiama E-Sea-Sharing! Un mare di libertà tutto Made in Italy  - scrivono Giuseppe Labate e Claudio Fiumara, rispettivamente CEO e COO dell’azienda madre del primo servizio di boat sharing al mondo, pensato e sviluppato per rispondere ai bisogni e desideri di tutti quei viaggiatori che vogliono vivere il mare. 

Grazie a un’App dedicata, E-sea sharing permette di noleggiare rapidamente il proprio gommone: basta cercare il porto più vicino e avviare il noleggio in qualsiasi momento. Il servizio è attualmente disponibile in Costa Smeralda e presto sbarcherà nelle Cinque Terre, nelle Isole Eolie e in Costiera Amalfitana.

Si tratta, quindi, di un progetto che mette in luce il nuovo concetto di sharing mobility del mare. 

L’innovativa piattaforma è stata realizzata su misura e rispecchia le specifiche necessarie all’erogazione del servizio da parte dello stesso E-Sea Sharing. Attualmente la App è disponibile su Apple Store e Google Play Store.

Abbiamo incontrato il COO della star-up Claudio Fiumara e, naturalmente a bordo di un gommone della flotta E-SEA-Sharing, gli abbiamo chiesto come è nata l’idea e quali sono gli effettivi benefici per i viaggiatori.

Come è nato il progetto E-Sea Sharing?

La start-up innovativa nasce nel 2020 dalla visione di due giovani imprenditori appassionati di mare e tecnologia che hanno deciso di mettere insieme questi due mondi, per dare alla nautica una nuova veste e avvicinarla ai più evoluti sistemi di mobilità su terraferma.

Giuseppe ha da sempre coltivato la propria passione per il mare collaborando con società di charter e gestendo una marina turistica. Claudio, invece, ingegnere per l’ambiente e il territorio e dottore di ricerca, è socio fondatore di uno spin-off universitario ed è in costante ricerca di progetti innovativi. I due, in seguito allo stop forzato causato dal lockdown, hanno deciso così di costituire E-Sea Sharing con l'obiettivo di rivoluzionare e industrializzare il processo della locazione nautica, lanciando sul mercato il boat sharing.

Quali sono i vantaggi per gli utilizzatori del servizio?

I vantaggi offerti al cliente sono molteplici e rispondono all’esigenza di spostamento via mare facile, veloce, alla portata di tutti, superando i limiti propri delle possibilità di scelta attualmente esistenti.

In primo luogo, il servizio permette a chiunque di poter accedere a un’opportunità che fino ad oggi è stata riservata a pochi, a causa dell’elevato costo e delle difficoltà oggettive che caratterizzano il possedere un’imbarcazione. 

I mezzi, essendo equipaggiati con motori da 40 cv, possono essere utilizzati anche da chi non ha la patente nautica. I natanti sono sempre disponibili, geolocalizzati ed individuati per mezzo di un’applicazione mobile, il che rende particolarmente semplice l’utilizzo del servizio. Questo permette al cliente di essere totalmente libero di navigare, a qualsiasi ora, verso qualsiasi tratta, e di rilasciare il mezzo anche in un porto differente da quello di partenza.

Rispetto al noleggio tradizionale, E-Sea Sharing offre il pagamento, contactless e cachless, anche al minuto, cosicché il cliente può decidere di pagare solo per il reale utilizzo.

Il tutto avviene in piena autonomia, senza dover contattare un armatore, facendo sperimentare la nautica a 360 gradi e offrendo anche ai meno esperti la possibilità di vivere l’esperienza di disormeggio e ormeggio di un natante.

Il servizio viene monitorato da remoto mediante dispositivi tecnologici che hanno l’obiettivo di aumentare la sicurezza in mare, sia per il cliente che per gli altri diportisti.

E-Sea Sharing è un progetto altamente innovativo ed unico nel suo genere in italia: aiutare la startup a costruire la piattaforma di condivisione, partendo dalla nostra suite completa di soluzioni per la mobilità condivisa, è stata una sfida appassionante.

Go E-Sea Sharing!

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Come rivoluzionare il settore assicurativo con modelli e soluzioni per valutare il rischio, fidelizzare i clienti e rilevare le frodi? Lo abbiamo chiesto al nostro Chief Mobility Technology Officer.

L'evoluzione tecnologica rappresentata dalla combinazione di Internet of Things (IoT), Intelligenza Artificiale (AI) ed Automazione ha dimostrato di essere una scommessa vincente in diversi settori. Nel campo assicurativo, in particolare nelle Insurance Telematics, queste tecnologie emergenti offrono opportunità senza precedenti per migliorare l'efficienza, ridurre i costi e offrire un servizio migliore ai clienti. 

Abbiamo recentemente intervistato sul tema il nostro Marco D’Ambrosio, che ci ha fornito una panoramica ampia e completa sul perché adottare uno specifico approccio e sui benefici conseguenti per le aziende che scelgono di integrare le tre tecnologie in oggetto.

Intervista Marco D'Ambrosio

Marco, come definiresti con un solo aggettivo l’utilizzo integrato di Internet of Things (IoT), Intelligenza Artificiale (AI) ed Automazione nelle Insurance Telematics?

“Disruptive” è l’aggettivo che uso più spesso per qualificare l’approccio che l'Insurance Telematics offre alla gestione del rischio nel settore assicurativo, portando benefici sia per le compagnie che per i clienti. L'integrazione di IoT, Intelligenza Artificiale ed automazione crea nuove opportunità di miglioramento dell'efficienza, riduzione dei costi e offerta di un servizio personalizzato. Le compagnie assicurative che adottano queste soluzioni innovative saranno in grado di rimanere competitive e fornire un valore aggiunto ai propri clienti in un mercato in continua evoluzione.

Ci indichi quattro casi d’uso significativi che ci aiutino a comprendere i benefici dell’approccio integrato di IoT, IA e Automazione nelle Insurance Telematics?

  1. Partirei sicuramente dalla Valutazione del rischio e tariffe. Attraverso l'utilizzo dei dati di guida dei conducenti raccolti tramite dispositivi telematici, è possibile quantificare il rischio dei clienti in tempo reale. Questi dati consentono alle compagnie assicurative di stabilire tariffe adeguate al profilo di guida di ciascun cliente. Grazie all'analisi dettagliata dei rischi, è possibile premiare i conducenti prudenti con tariffe più basse, incentivando così comportamenti di guida responsabili e sicuri. Inoltre, questa innovazione può supportare azioni di coaching, aiutando i conducenti ad adottare un comportamento responsabile con un impatto significativo sulla prevenzione degli incidenti stradali, contribuendo così a una maggiore sicurezza stradale e ad un impatto sociale positivo.
  1. C’è poi un vantaggio oggettivo nella Gestione delle richieste. L'automazione dei processi basata sui dati dei clienti consente una gestione più efficiente delle richieste di risarcimento assicurativo. Grazie all'integrazione di AI e automazione, è possibile automatizzare la prioritizzazione delle richieste in base all'importanza e approvare automaticamente quelle semplici e ben documentate. Ciò non solo accelera il processo di gestione delle richieste, ma migliora anche la soddisfazione del cliente, riducendo i tempi di attesa e semplificando le procedure di risarcimento. Tengo però sempre  a sottolineare che l'automazione non sostituisce completamente il coinvolgimento umano, ma lo integra. La valutazione e l'approvazione delle richieste possono essere supportate dai sistemi di AI, ma è sempre necessaria una supervisione umana per garantire un'analisi accurata e prendere decisioni appropriate.
  1. Un terzo caso d’uso vincente? Sicuramente quello, a lungo termine, della fidelizzazione dei clienti: l'utilizzo dei dati comportamentali dei clienti consente di identificare la probabilità che un cliente possa passare alla concorrenza. Le informazioni raccolte possono essere impiegate per raggiungere i clienti a rischio e proporre loro offerte personalizzate. Attraverso strategie di marketing mirate e incentivi adeguati, le compagnie assicurative possono lavorare attivamente per mantenere i clienti acquisiti, migliorando così la fidelizzazione e riducendo il tasso di abbandono. Non dimentichiamoci mai però che un approccio etico e responsabile nell'utilizzo dei dati dei clienti è sempre prioritario: è mandatorio rispettare la privacy dei clienti e garantire la sicurezza delle informazioni personali.
  1. C’è poi un quarto caso d’uso che vorrei citare: l’utilizzo delle Insurance Telematics integrate per il rilevamento delle frodi. La lotta alle frodi rappresenta una sfida comune sia nel settore bancario che in quello assicurativo. L'impiego di modelli predittivi basati sull'AI consente alle compagnie assicurative di stimare la probabilità che una richiesta di risarcimento sia fraudolenta. Queste richieste possono essere indirizzate per ulteriori indagini, riducendo così le perdite causate da comportamenti fraudolenti. L'automazione dei processi di rilevamento delle frodi aiuta a prevenire e contrastare i tentativi di truffa, garantendo una maggiore affidabilità e integrità nel settore assicurativo. Come per il punto precedente, il rilevamento delle frodi deve essere equilibrato con la tutela della privacy dei clienti. Le compagnie assicurative devono garantire la conformità alle normative sulla privacy dei dati e assicurarsi di utilizzare le informazioni dei clienti solo per fini legittimi e legali, come appunto la prevenzione delle frodi.

Grazie Marco! Una rassegna davvero completa che punta un faro su diversi aspetti della Smart Mobility assolutamente efficaci per le aziende che desiderino accedere alle soluzioni tecnologiche integrate e innovative. Un ultimo suggerimento per chi leggerà questa intervista?

Il mio suggerimento spassionato, per chiunque abbia voglia di intraprendere un percorso di innovazione aziendale, è quello di contattarci. In Frontiere lavoriamo costantemente per favorire l’accesso alle innovazioni in tutti i settori di mercato e, dunque, a modelli di business innovativi. È il principio che guida da sempre la nostra ricerca e sviluppo e che rende disruptive il nostro approccio alla smart mobility e alla gestione del rischio nel settore assicurativo.

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